
Pergole e distanza dai confini: la normativa

Pergole e distanza dai confini: la normativa
Nel contesto dell’installazione di una pergola, è essenziale considerare la corretta distanza dai confini per rispettare normative civili e comunali. Il Codice Civile stabilisce una distanza minima per costruzioni esterne, ma è fondamentale tenere conto delle specifiche regolamentazioni dei singoli comuni che possono dettagliare e modificare tali requisiti.
Cosa dice il Codice Civile: le distanze dai confini
Sul territorio nazionale, il Codice Civile stabilisce una distanza minima di almeno 3 metri dal confine delle abitazioni vicine per tutte le costruzioni esterne, come indicato nell’articolo 873. Tuttavia, sorge la domanda: le pergole sono considerate costruzioni?
Secondo la definizione fornita dalla Cassazione, il termine “costruzione” si riferisce a qualsiasi opera non completamente interrata che possieda solidità, stabilità ed immobilizzazione al suolo. Questa definizione include anche opere facilmente amovibili, purché siano ancorate stabilmente al suolo mediante appoggio, incorporazione o collegamento fisso a un corpo di fabbrica contestualmente realizzato o preesistente. Questo concetto è indipendente dal livello di posa, elevazione, caratteristiche o destinazione dell’opera stessa. (Corte di Cassazione, Sezione civile, Sez. II, 3 gennaio 2013, n. 72)
Di conseguenza, le pergole, anche se facilmente rimovibili, rientrano in questa definizione di costruzione. Pertanto, è importante installarle rispettando la normativa vigente, posizionandole ad almeno tre metri di distanza dal confine del vicino. Questa regola si applica tanto alle pergole con tende da sole in PVC quanto alle pergole bioclimatiche con lamelle orientabili. Per ulteriori dettagli o interpretazioni specifiche, è consigliabile consultare le norme del regolamento edilizio del comune di riferimento o rivolgersi a professionisti del settore.
Pergole e distanza dal confine, le specifiche dei Comuni
È importante tenere presente che i singoli comuni hanno il potere di stabilire distanze più rigide dai confini per le costruzioni esterne, motivati da considerazioni urbanistiche o di decoro urbano. Nel caso delle pergole, il Comune potrebbe fissare una distanza superiore ai tre metri, ma mai inferiore.
Prima di procedere con l’installazione di una pergola, è cruciale consultare il Comune per verificare l’esistenza di regolamenti specifici che potrebbero richiedere permessi aggiuntivi o imporre vincoli. In molte circostanze, l’approvazione del Comune potrebbe essere necessaria, in particolare in base alle norme locali e alla zona urbanistica dell’immobile, con particolare attenzione alle aree centrali o ai centri storici.
Rivolgersi al Comune prima di intraprendere l’installazione della pergola garantisce la conformità alle normative locali e previene potenziali complicazioni o sanzioni.
antonio
31 Gennaio 2025 at 13:47
Grazie al Decreto Salvini è tutto più semplice